UNA RIFLESSIONE IN TEMPO DI PANDEMIA Covid-19
Non so chi l’abbia scritta, ma è bellissima..
Ci siamo addormentati in un mondo, e ci siamo svegliati in un altro. Improvvisamente Disney è fuori dalla magia, Parigi non è più romantica, New York non si alza più in piedi, il muro cinese non è più una fortezza, e la Mecca è vuota.
Abbracci e baci diventano improvvisamente armi, e non visitare genitori e amici diventa un atto d’amore.
Improvvisamente ti rendi conto che il potere, la bellezza e il denaro non hanno valore e non riescono a prenderti l’ossigeno per cui stai combattendo.
Il mondo continua la sua vita ed è bellissimo. Mette solo gli esseri umani in gabbie. Penso che ci stia inviando un messaggio: “Non sei necessario. L’aria, la terra, l’acqua e il cielo senza di te stanno bene.
Quando tornate, ricordate che siete miei ospiti. Non i miei padroni”.
SE PARLIAMO DI AMBIENTE
Sarà che sto diventando vecchio, o forse più saggio come dice mia moglie Paola, ma il fatto è che mi sento sempre più amareggiato per gli errori che si continua a commettere in tema ambientale .
Percepisco, con un senso di fastidio e rabbia, l’insensibilità di molti rispetto ai segnali che indicano i mutamenti climatici in atto prodotti dall’uomo, segnali che ci prospettano la tragedia ecologica e ambientale verso cui ci stiamo follemente avviando.
Comportamenti scorretti dettati dal più retrivo menefreghismo, incuria, avidità, corruzione e stupidità stanno trasformando la natura come la conoscevamo noi bimbi di quasi 70 anni.
Continua…