Un’altra mia passione è la pesca subacquea.
E’ dall’età di 12 anni che pesco in apnea e appena posso mi infilo la muta per insidiare qualche preda per la cena… e non per altro.
Intorno a questo sport c’è molta confusione ed è con rabbia che spesso sento gente, che disquisisce a vanvera con le argomentazioni più strampalate.
Se da un punto di vista morale tale attività è opinabile, non altrettanto giustificati sono gli attacchi che i pescatori sub ricevono da più parti.
Li si accusa di tutto, dal degrado ambientale alla povertà faunistica dei nostri mari. E’ semplicemente ridicolo questo atteggiamento che non vuol vedere chi veramente depaupera la fauna ittica: dalla pesca industriale a quella di frodo con mezzi ed in posti più o meno leciti e chi distrugge fondali e ambiente.
Nato a Mestre, prima “terraferma” di Venezia ora vivo a Mira dove la presenza della Serenissima si avverte dappertutto .
Sono testimone della evoluzione della laguna prima e dopo gli scarichi delle industrie, dei fondali dell’Adriatico prima e dopo la pesca intensiva dei molluschi da parte dei professionisti, di cosa è rimasto nei nostri mari dopo la razzia continuata ed insensata da parte dei pescherecci……quando ero piccolo e mettevo la testa sotto acqua il fondale delle spiagge intorno a Venezia era letteralmente tappezzato di vongole. Adesso è un deserto…. e la cosa tragica, è che continuano ancora oggi a devastare e a raschiare il fondale a pochi metri da riva.
Sono, purtroppo, anche testimone di come negli anni molti paradisi subacquei di mari italiani e di altri paesi mediterranei , veri e propri acquari sommersi, siano diventati dei deserti…e questo mi angoscia e mi fa riflettere sul futuro .